martedì 20 dicembre 2011
cortocircuito: I miei Disegni
cortocircuito: I miei Disegni: Amici Miei da Fiorello "In guerra fra noi" "Ritratto" "Sull' orlo del baratro" "suonatore ...
giovedì 10 novembre 2011
I miei Disegni
mercoledì 26 ottobre 2011
Venerdì 28 ottobre 2011 sarà l'ultimo appuntamento del seminario "4 passi nel Jazz",
l'argomento:
Il Repertorio
Come i classici si confrontano con la musica di Bach, Mozart etc. il jazzista si trova a dover affrontare un repertorio molto vasto di canzoni scritte da Gershwin, Porter, Kern etc. Questo è il repertorio degli standards che forniscono un terreno assai fertile per mettere in luce la propria abilità improvvisativa. Verranno inoltre ascoltate diverse versioni di standards tratte da importanti dischi della storia del jazz.
Vi aspettiamo per concludere insieme questa esperienza e parlare degli sviluppi futuri.
inizio alle ore 20:30 presso "Sapori di Sardegna" v.le Colombo 2 Cagliari
info:
fresu.andrea@gmail.com
+39 3456381885
l'argomento:
Il Repertorio
Come i classici si confrontano con la musica di Bach, Mozart etc. il jazzista si trova a dover affrontare un repertorio molto vasto di canzoni scritte da Gershwin, Porter, Kern etc. Questo è il repertorio degli standards che forniscono un terreno assai fertile per mettere in luce la propria abilità improvvisativa. Verranno inoltre ascoltate diverse versioni di standards tratte da importanti dischi della storia del jazz.
Vi aspettiamo per concludere insieme questa esperienza e parlare degli sviluppi futuri.
inizio alle ore 20:30 presso "Sapori di Sardegna" v.le Colombo 2 Cagliari
info:
fresu.andrea@gmail.com
+39 3456381885
mercoledì 19 ottobre 2011
#AmoIlJAZZ
Seminario "4 passi nel Jazz" venerdì 21-10-2011
Lo studio nel Jazz
Studiare l'improvvisazione rappresenta un paradosso: come si può infatti studiare ciò che è e deve rimanere il frutto dell'estro del momento? In realtà è possibile compiere in fase di studio una serie di azioni che facilitano poi il compito a chi poi si appresta ad improvvisare. Si parlerà di tutto questo, con esempi al piano e ascolti mirati di musicisti della storia del jazz.
presso i locali di Sapori di Sardegna in viale colombo 2 a Cagliari, inizio alle ore 20:30
per informazioni:
3456381885
fresu.andrea@gmail.com
Lo studio nel Jazz
Studiare l'improvvisazione rappresenta un paradosso: come si può infatti studiare ciò che è e deve rimanere il frutto dell'estro del momento? In realtà è possibile compiere in fase di studio una serie di azioni che facilitano poi il compito a chi poi si appresta ad improvvisare. Si parlerà di tutto questo, con esempi al piano e ascolti mirati di musicisti della storia del jazz.
presso i locali di Sapori di Sardegna in viale colombo 2 a Cagliari, inizio alle ore 20:30
per informazioni:
3456381885
fresu.andrea@gmail.com
mercoledì 12 ottobre 2011
4 passi nel Jazz 14/10/2011
Venerdì 14 ottobre 2011 il secondo appuntamento del seminario tenuto da Alessandro Di Liberto:
La memoria nel jazz
La memoria gioca un ruolo chiave all'interno dell'improvvisazione. Infatti chi improvvisa attinge da un bagaglio musicale più o meno vasto contenuto all'interno della propria memoria. La memoria a breve termine consente inoltre di portare avanti il proprio "assolo" con coerenza evitando inutili ripetizioni. Verranno analizzati degli assoli di musicisti dove è possibile mettere in luce il ruolo fondamentale della memoria.
per chi avesse perso il primo appuntamento di seguito il link con i video di venerdì 7: L'improvvisazione e il suo significato nel Jazz
Citazioni tragicomiche di Bebo Storti
Bebo Storti su FB
TE TU HA SENTITO I NANO?
O DI CHE?
FECE PADELLA (sbagliò)
ANDO DI SOTTO ALLA HAMERA
ALTO UN E' MAI STATO ALTO
E CHE GLI CI VOLE ANDA' DI SOTTO
L'IMPORTANTE CI RESTI
SOTTO LA MERDA
DICE FA BENE ALLA PELLE
E LUI CE N'HA DI BISOGNO
E DI MOLTO
(risate-a i barre di centro-castelnuovo Berardenga)
O DI CHE?
FECE PADELLA (sbagliò)
ANDO DI SOTTO ALLA HAMERA
ALTO UN E' MAI STATO ALTO
E CHE GLI CI VOLE ANDA' DI SOTTO
L'IMPORTANTE CI RESTI
SOTTO LA MERDA
DICE FA BENE ALLA PELLE
E LUI CE N'HA DI BISOGNO
E DI MOLTO
(risate-a i barre di centro-castelnuovo Berardenga)
lunedì 10 ottobre 2011
#AmoIlJAZZ 1° resoconto
AmoIlJAZZ ha iniziato la programmazione venerdì 7 ottobre 2011 presso i locali di Sapori di Sardegna in v.le Colombo 2 a Cagliari con il seminario "4 passi nel jazz" condotto da Alessandro Di Liberto, come descritto in precedenza l'evento è suddiviso in 4 venerdì che vengono documentati attraverso le videoriprese in modo da essere condivisi in rete e costituire contenuti per la sperimentazione di un modello di comunicazione basato sul socialnetwork TWITTER e il suo formato, il profilo aperto per svolgere questo compito è @tweetliveshow che col tempo diventerà il luogo(virtuale) dove convergeranno i contenuti dell'iniziativa "AmoIlJAZZ".
7 ottobre 2011 "L'improvvisazione e il suo significato"
4 passi nel Jazz parte 1
4 passi nel Jazz parte 2
4 passi nel Jazz parte 3
4 passi nel Jazz parte 4
4 passi nel Jazz parte 5
4 passi nel Jazz parte 6
4 passi nel Jazz parte 7
4 passi nel Jazz parte 8
domenica 9 ottobre 2011
AmoIlJAZZ continua
Venerdì 7 ottobre 2011 è iniziato il seminario a cura di Alessandro Di Liberto "4 passi nel Jazz", il primo di quattro appuntamenti, la partenza è stata ottima e molto incoraggiante riguardo l'interesse e la partecipazione, ma è ancora più interessante l'interesse suscitato dalla rete, per me la parte più entusiasmante, visto l'intento di progettare la comunicazione dell'iniziativa pensando a superare i limiti territoriali per arrivare a chiunque ha questa passione. Gli strumenti che ho deciso di utilizzare sono a disposizione di tutti e offrono prospettive potenzialmente illimitate, avrei voluto trasmettere in live-streaming attraverso il servizio streamago, ma la linea dati di cui disponevo non era sufficiente, provvederemo per i prossimi appuntamenti, comunque il seminario del 7 è stato registrato e reso disponibile il giorno dopo nel seguente link: 4 passi nel JAZZ parte 1 .
Il canale web principale su cui è pubblicato il materiale è TWITTER nel canale: @tweetliveshow, perché, scopo non secondario, sperimentiamo il modello di comunicazione del socialnetwork!
Ora passiamo allo specifico aggiungendo delle notizie riguardo le pubblicazioni del maestro Di Liberto:
1) Harmonix - 1998 feat: A. Di Liberto/piano, K. Gesing/sax-flute, C. Weber/bass, E. Zach/drums
2) Tonalità naturali - 2002 feat: A. Di Liberto/piano, E. Cisi/sax, S. Fontoni/bass, F. Sotgiu/drums
3) Clima di un'estate-A. Di Liberto2006 feat: A. Di Liberto/piano, E. Vloeimans/tpt, H.v.de Geyn/bass, H. v. Oosterhout/drums
4) Memorie di standards - 2010 feat: A. Di Liberto/piano, N. Cossu/bass, D. Russo/drums
Chi volesse approfondire la conoscenza dei lavori di Alessandro Di Liberto può fare richiesta per l'acquisto delle pubblicazioni direttamente a :
aledili@libero.it
Il canale web principale su cui è pubblicato il materiale è TWITTER nel canale: @tweetliveshow, perché, scopo non secondario, sperimentiamo il modello di comunicazione del socialnetwork!
Ora passiamo allo specifico aggiungendo delle notizie riguardo le pubblicazioni del maestro Di Liberto:
1) Harmonix - 1998 feat: A. Di Liberto/piano, K. Gesing/sax-flute, C. Weber/bass, E. Zach/drums
2) Tonalità naturali - 2002 feat: A. Di Liberto/piano, E. Cisi/sax, S. Fontoni/bass, F. Sotgiu/drums
3) Clima di un'estate-A. Di Liberto2006 feat: A. Di Liberto/piano, E. Vloeimans/tpt, H.v.de Geyn/bass, H. v. Oosterhout/drums
4) Memorie di standards - 2010 feat: A. Di Liberto/piano, N. Cossu/bass, D. Russo/drums
Chi volesse approfondire la conoscenza dei lavori di Alessandro Di Liberto può fare richiesta per l'acquisto delle pubblicazioni direttamente a :
aledili@libero.it
giovedì 6 ottobre 2011
Esempi del fare
In questo momento storico mi sembra doveroso e significativo parlare e segnalare quello che fa una parte della società civile nonostante il pessimo stato delle cose che ci ha consegnato la politica, che continua a peggiorare distaccandosi sempre di più dalla realtà. "Più occupati nelle start up italiane"
“Amo
il Jazz”
Con
queste parole vogliamo iniziare un percorso che a partire dal 7 ottobre
2011, presso i locali di Sapori di Sardegna,
riunisca coloro che condividono questa passione,
per portare avanti
un progetto che in fine possa costituire uno spazio culturale legato al
Jazz, cercheremo di utilizzare tutti gli strumenti di comunicazione,
specialmente i nuovi, sperimentando la condivisione di contenuti
multimediali in modo da rendere l'esperienza fruibile aldilà dei confini
territoriali.
Il primo
incontro è un seminario tenuto dal maestro Alessandro Diliberto.
La cornice sono i locali di Sapori di Sardegna in v.le Colombo 2 a Cagliari
Inizio ore 20:30
Nel link che segue Anticipazione:"Performance by Alessandro Diliberto" un breve video che appunto precede l'intera pubblicazione che avverrà il sabato successivo al interno del canale sperimentale su Twitter: "@tweetliveshow" con lo scopo di divulgare un nuovo modello di comunicazione proprio dei socialnetwork!
mercoledì 5 ottobre 2011
lunedì 3 ottobre 2011
cortocircuito: Amo il JAZZ
cortocircuito: Amo il JAZZ: “Amo il Jazz” Con queste parole vogliamo iniziare un percorso che a partire dal 7 ottobre 2011, presso i locali di Sapori di Sardegna, ri...
Amo il JAZZ
“Amo
il Jazz”
Con queste parole vogliamo iniziare un percorso che a partire dal 7 ottobre 2011, presso i locali di Sapori di Sardegna,
riunisca coloro che condividono questa passione,
per portare avanti
un progetto che in fine possa costituire uno spazio culturale legato al Jazz, cercheremo di utilizzare tutti gli strumenti di comunicazione, specialmente i nuovi, sperimentando la condivisione di contenuti multimediali in modo da rendere l'esperienza fruibile aldilà dei confini territoriali.
Il primo
incontro è un seminario tenuto dal maestro Alessandro Diliberto.
La cornice sono i locali di Sapori di Sardegna in v.le Colombo 2 a Cagliari
Inizio ore 20:30
Quattro
passi nel jazz
L'obiettivo
delle quattro lezioni
sarà quello di affrontare nel corso di ogni appuntamento una diversa
problematica legata all'improvvisazione, in modo tale da offrire ai partecipanti una maggiore
comprensione del fenomeno "jazz" ed una chiave di lettura che tornerà poi
utile ai fini della valutazione di una performance.
Ciascuna delle problematiche relative a ciascun appuntamento
verrà affrontata partendo dall'ascolto di
dischi che sono da considerarsi pilastri
"fondamentali" della storia del jazz.
ven 7: L'improvvisazione e il suo significato.
Esiste una percentuale più o meno alta di improvvisazione in quasi tutti i generi musicali. L'improvvisazione
nasce come "variazione" di materiale
già precostituito. Durante l'incontro si
cercherà di individuare tutti gli aspetti improvvisativi legati
ad una performance e di ricondurli a
delle esigenze insite negli artisti che verranno via
via presi in esame.
ven 14: La memoria nel jazz.
La memoria gioca un ruolo chiave all'interno dell'improvvisazione. Infatti chi
improvvisa attinge da un bagaglio musicale più o meno
vasto contenuto all'interno della propria memoria. La memoria a breve
termine consente inoltre di portare avanti il proprio "assolo"
con coerenza evitando inutili ripetizioni. Verranno analizzati degli assoli di musicisti dove è possibile mettere in luce il ruolo fondamentale
della memoria.
ven 21: Lo studio del jazz.
Studiare l'improvvisazione rappresenta un paradosso:
come si può infatti studiare ciò che è
e deve rimanere il frutto dell'estro del momento?
In realtà è possibile compiere in fase di studio una serie di
azioni che facilitano poi il compito a chi poi
si appresta ad improvvisare. Si
parlerà di tutto questo, con esempi al piano e ascolti mirati di musicisti della storia del jazz.
ven 28: Il repertorio.
Come i classici si confrontano con la musica di Bach, Mozart etc. il jazzista
si trova a dover affrontare un repertorio molto vasto
di canzoni scritte da Gershwin, Porter,
Kern etc. Questo è il
repertorio degli standards che forniscono un
terreno assai fertile per mettere in luce la propria abilità
improvvisativa. Verranno inoltre ascoltate diverse
versioni di
standards tratte da importanti
dischi della storia del jazz.
ALESSANDRO DILIBERTO
Nasce a Cagliari il 05/02/64.
Inizia lo studio della chitarra da autodidatta a otto
anni, per poi passare al pianoforte sotto la guida del maestro S. Figliola con
il quale studierà in privato. Nell’85 si iscrive al Conservatorio di Cagliari G.
P Da Palestrina dove inizia lo studio della composizione sotto la guida del
maestro A.Guaragna. Nello stesso periodo forma il suo primo gruppo musicale con
il quale ha modo di fare le prime esperienze di musica dal vivo. Si appassiona
al Jazz e nel ’90 decide di tentare l’esame di ammissione al corso di Jazz del Koninklijk
Conservatorium de l' Aja (Olanda) dove sono presenti alcuni tra i più
rappresentativi musicisti jazz olandesi. Viene ammesso al primo anno e diventa
così allievo del pianista Rob van Kreeveld. Si trasferisce subito in Olanda
dove si diplomerà proprio nel ’96 in Pianoforte Jazz. Oltre al diploma di
“performer” porterà a compimento il biennio di pedagogia della musica.
Durante il periodo della sua permanenza in Olanda fonda insieme al sassofonista tedesco Klaus Gesing il Di Liberto-Gesing quartet con cui si esibisce in giro per l’Olanda ma anche in rassegne e festival internazionali di prestigio, quali North See Jazz Festival (L’Aja), Beauforthuis (Olanda), Villach (Austria), Jazz a Vienne (Francia). Nel ’98 registra in Austria il CD dal titolo “Harmonix” con il sopraccitato quartetto che comprende Christian Weber al contrabbasso e Ewald Zach alla batteria.
Durante il periodo della sua permanenza in Olanda fonda insieme al sassofonista tedesco Klaus Gesing il Di Liberto-Gesing quartet con cui si esibisce in giro per l’Olanda ma anche in rassegne e festival internazionali di prestigio, quali North See Jazz Festival (L’Aja), Beauforthuis (Olanda), Villach (Austria), Jazz a Vienne (Francia). Nel ’98 registra in Austria il CD dal titolo “Harmonix” con il sopraccitato quartetto che comprende Christian Weber al contrabbasso e Ewald Zach alla batteria.
Sempre nel ’98 inizia una intensa collaborazione con
il chitarrista olandese Wim Bronnenberg che lo porterà nel giugno ’99 alla
registrazione di un secondo CD dal
titolo “Stream”. Ospiti del progetto
sono il batterista Joost Lijbart e il bassista Anton Drukker, entrambi nomi di
spicco del panorama olandese. Con questa formazione si esibisce in giro per
l’Olanda.
Nell’estate del ’99 torna in Sardegna e inizia a
portare avanti un’intensa attività didattica. Nel Gennaio 2000, grazie alla
preziosa collaborazione del Conservatorio di Cagliari, istituisce insieme al
batterista F. Sotgiu un corso di improvvisazione jazzistica che riscuote
l’interesse delle tante persone presenti all’evento. Nel novembre dello stesso
anno registra a Milano (presso il “Talastudio” di R. Luppi) un CD intitolato “Tonalità Naturali”, dove sono presenti quasi esclusivamente alcune
sue composizioni originali. Il CD viene prodotto dalla Wide Sound nel 2002 e recensito
positivamente nelle riviste specializzate. Ospiti di questo progetto sono il
sassofonista Emanuele Cisi, il contrabbassista Sandro Fontoni e il batterista
Francesco Sotgiu.
Nel 2001 fonda a Cagliari una scuola privata nella
quale organizza incontri di gruppo con lezioni di teoria e storia del jazz
nonchè lezioni individuali di pianoforte. Nel 2003 viene contattato da Paolo
Fresu per entrare a far parte del corpo docenti dei seminari invernali di
Nuoro. Verrà riconfermato durante tutti gli anni seguenti, incluso quello in
corso.
Dal 2004 diventa collaboratore esterno del triennio
superiore di Jazz del Conservatorio di Cagliari in qualità di docente di
pratica pianistica. Negli anni a seguire estenderà la sua collaborazione ivi insegnando
anche Armonia jazz, Musica d’insieme e (dal 2007) Pianoforte jazz principale.
Nel 2006 torna in Olanda per registrare un CD dal titolo “Clima di un’estate”. Il cd contiene esclusivamente brani
originali e vede la presenza del trombettista olandese Eric Vloeimans, il
bassista Hein v.d. Geyn e il batterista Hans Van Oosterhout. Le note di
copertina sono dello stesso Hein v.d. Geyn. Nello stesso anno fonda l’associazione
culturale “Improvvisarte”, con la quale organizza eventi legati alla musica
jazz. Per conto dell’Ente Lirico svolge un tour estivo in trio che tocca tutti
i centri più importanti della Sardegna, accompagnato dal batterista Daniele
Russo e dal sassofonista Marco Argiolas.
Nel giugno 2009, sempre per conto di Improvvisarte,
invita il sassofonista tedesco Klaus Gesing a tenere un seminario di
improvvisazione al conservatorio di Cagliari. Dal 2010 è impegnato con la presentazione
del suo ultimo lavoro discografico in trio dal titolo “Memorie di standards”, prodotto a novembre dall’etichetta italiana
Philology e che vede la presenza di Daniele Russo alla batteria e Nicola Cossu
al contrabbasso. Attualmente collabora con il quintetto della cantante F. Corrias
e il quartetto del sassofonista Stefano D’Anna.
Nel corso della sua carriera ha avuto modo di collaborare
in maniera più o meno continuativa con importanti esponenti del panorama
jazzistico nazionale e internazionale come i trombettisti Jon Faddis, F. Boltro, A. Gravish, Paolo Fresu,
L. Aquino, F. Sigurtà, G. Amato, Eric Vloeimans, i sassofonisti K. Gesing, E. Cisi, M. Carboni, M. Giammarco, R.
Luppi, T. Tracanna, S. D’Anna, R. Regis, M. Negri, J. Lourau, M. Rosen, D. De
Graaf, Michael Erian, i cantanti
David Linx, F. Claassen, F. Corrias, i chitarristi
W. Bronnenberg, B. Ferra, M. Ferra, G. Corona, A. Lazzeri, i batteristi F. Sotgiu, H. v.
Oosterhout, D. Russo, R. Gatto, D. Garcia, E. Zach, A. Garau, E. Nijhoff, G.
Filindeu, i contrabbassisti
Frans v.d. Hoeven, H. v. de Geyn, S. Dessanay, J. Somsen, S. Fontoni, N. Cossu,
P. Spanu, G. Gudmundsson, P. Dalla Porta, C. Weber, N. Muresu, N. Cossu, T. W.Andersen,
e tanti altri.
Per
informazioni e disponibilità di posti tel:
345
6381885
Mail:
fresu.andrea@gmail.com
lunedì 5 settembre 2011
Perchè viviamo nel paese dell' ipocrisia?
Siamo tutti pronti a scendere in piazza per protestare contro il governo, io contro la politica, poi alla prima, anche piccola occasione, facciamo finta di niente e trasgrediamo, non tanto(parlo per le persone fondamentalmente oneste) la legge in se, ma l'etica oppure il buon senso. Di recente abbiamo celebrato i 150 anni dell' unione d'Italia, ma a quanto pare, il valore di quello che rappresenta essere Italiani pare che nessuno lo possegga! Guardando un tg ho prestato attenzione ad un servizio dove Berlusconi si lamentava di aver pagato 500.000.000 di euro per la sentenza a favore del gruppo De Benedetti, quello che mi ha colpito e indignato(per dire poco) è l'entità della cifra, con meno di un quinto avrebbero(gruppo Berlusconi e De Benedetti) potuto restituire 1.000 euro ad ogni Italiano, premetto che non sono per ridistribuire la ricchezza senza un giusto motivo e indiscriminatamente, ma in Italia i motivi ci sono tutti! Perchè nel tempo si sono venute a creare le condizioni che permettono a pochi di arricchirsi a discapito di tutti gli altri, perchè quelle ricchezze sono prese palesemente dalle nostre tasche, perchè arricchirsi in Italia non è essere capaci e intelligenti ma furbi, perchè in una economia sana i soldi circolano e non stanno fermi nelle casse di pochi............In natura la situazione ideale è "lo stato di equilibrio", ma sembra che noi veniamo da un'altra dimensione dove le regole sono altre, non perdo occasione di chiedere ai politici(attraverso i moderni mezzi di comunicazione) di dimettersi, cioè di compiere l'atto di azzerare il parlamento, ma da quell'orecchio la classe politica non ci sente! Le giustificazioni, visto il momento difficile, potrebbero, dico potrebbero, essere comprensibili, ma la realtà delle cose dimostra solamente che peggio di così "si può", quindi azzerare è la cosa migliore che si possa fare.
Pensando alla origine del problema l'unico colpevole siamo noi, il nostro modo di pensare, il non senso di appartenenza, l'inconsapevolezza che l'Italia è ognuno di noi, che il valore non è economico.
Sono convinto che possiamo capire e migliorare, ma non con questa classe politica, semplicemente NON CI RAPPRESENTA!
Siamo tutti pronti a scendere in piazza per protestare contro il governo, io contro la politica, poi alla prima, anche piccola occasione, facciamo finta di niente e trasgrediamo, non tanto(parlo per le persone fondamentalmente oneste) la legge in se, ma l'etica oppure il buon senso. Di recente abbiamo celebrato i 150 anni dell' unione d'Italia, ma a quanto pare, il valore di quello che rappresenta essere Italiani pare che nessuno lo possegga! Guardando un tg ho prestato attenzione ad un servizio dove Berlusconi si lamentava di aver pagato 500.000.000 di euro per la sentenza a favore del gruppo De Benedetti, quello che mi ha colpito e indignato(per dire poco) è l'entità della cifra, con meno di un quinto avrebbero(gruppo Berlusconi e De Benedetti) potuto restituire 1.000 euro ad ogni Italiano, premetto che non sono per ridistribuire la ricchezza senza un giusto motivo e indiscriminatamente, ma in Italia i motivi ci sono tutti! Perchè nel tempo si sono venute a creare le condizioni che permettono a pochi di arricchirsi a discapito di tutti gli altri, perchè quelle ricchezze sono prese palesemente dalle nostre tasche, perchè arricchirsi in Italia non è essere capaci e intelligenti ma furbi, perchè in una economia sana i soldi circolano e non stanno fermi nelle casse di pochi............In natura la situazione ideale è "lo stato di equilibrio", ma sembra che noi veniamo da un'altra dimensione dove le regole sono altre, non perdo occasione di chiedere ai politici(attraverso i moderni mezzi di comunicazione) di dimettersi, cioè di compiere l'atto di azzerare il parlamento, ma da quell'orecchio la classe politica non ci sente! Le giustificazioni, visto il momento difficile, potrebbero, dico potrebbero, essere comprensibili, ma la realtà delle cose dimostra solamente che peggio di così "si può", quindi azzerare è la cosa migliore che si possa fare.
Pensando alla origine del problema l'unico colpevole siamo noi, il nostro modo di pensare, il non senso di appartenenza, l'inconsapevolezza che l'Italia è ognuno di noi, che il valore non è economico.
Sono convinto che possiamo capire e migliorare, ma non con questa classe politica, semplicemente NON CI RAPPRESENTA!
venerdì 2 settembre 2011
BASTA!....Bisogna parlare per confrontarsi e arrivare a fare quello che i nostri politici non riescono più a fare.
I problemi dell' Italia, a mio avviso, sono frutto di stagnazione culturale, siamo involuti verso una idea di vita basata su l' individualismo, tutto il sistema è cresciuto(senza regole) sulla base di un falso ideale di libertà, convinti che l' arricchimento economico fosse l' obbiettivo da raggiungere per essere "felici", il risultato è che nessuno lo è.
La costituzione pone il lavoro alla base dei nostri diritti, ma secondo me dovrebbe tutelare la passione per il lavoro, inteso come svolgere un lavoro che piaccia, o meglio, che sia in linea con la passione personale. Adesso ho l' impressione che la maggior parte di chi il lavoro lo ha, si limiti a svolgerlo per portare a casa lo stipendio(i soldi), questo non potrà mai portarci ad eccellere, in tutti i sensi.
Ci hanno fatto credere che in politica esiste la contrapposizione tra Destra e Sinistra, con questo presupposto ci ritroviamo gli uni contro gli altri(dividi et impera), ponendo al centro della questione il principio ideologico e non l' UOMO/DONNA.
Evolverci verso un società basata sul benessere dell' animo e non del portafoglio è possibile ricostruendo gli strumenti con quel obbiettivo...............
I problemi dell' Italia, a mio avviso, sono frutto di stagnazione culturale, siamo involuti verso una idea di vita basata su l' individualismo, tutto il sistema è cresciuto(senza regole) sulla base di un falso ideale di libertà, convinti che l' arricchimento economico fosse l' obbiettivo da raggiungere per essere "felici", il risultato è che nessuno lo è.
La costituzione pone il lavoro alla base dei nostri diritti, ma secondo me dovrebbe tutelare la passione per il lavoro, inteso come svolgere un lavoro che piaccia, o meglio, che sia in linea con la passione personale. Adesso ho l' impressione che la maggior parte di chi il lavoro lo ha, si limiti a svolgerlo per portare a casa lo stipendio(i soldi), questo non potrà mai portarci ad eccellere, in tutti i sensi.
Ci hanno fatto credere che in politica esiste la contrapposizione tra Destra e Sinistra, con questo presupposto ci ritroviamo gli uni contro gli altri(dividi et impera), ponendo al centro della questione il principio ideologico e non l' UOMO/DONNA.
Evolverci verso un società basata sul benessere dell' animo e non del portafoglio è possibile ricostruendo gli strumenti con quel obbiettivo...............
lunedì 29 agosto 2011
Puzzle Italia
Abbiamo davanti agli occhi tutte le soluzioni per risolvere i problemi del paese: diminuire il peso economico della politica, riformare il sistema bancario e creditizio, ridistribuire la ricchezza(anche aumentando le tasse, per poi migliorare la vita con i servizi Statali)...... ma se non riusciamo a cambiare la logica dell'arricchimento individualistico/economico non possiamo fare niente!
Il Mecenate
http://it.startupbusiness.it/news/rapporto-del-vem-2011-le-prospettive-per-il-venture-capital-in-italiaAi giorni nostri la figura del "mecenate" pare quasi scomparsa, è stata sostituita dalle Banche, le quali nel tempo hanno cancellato, perlomeno in Italia, il ruolo sociale ed economico che la figura svolgeva. Economicamente il ruolo del Mecenate era quello di disporre di mezzi per finanziare idee, arte, scienza, imprese, commercio..ecc. basandosi su un rapporto diretto con chi proponeva; il ruolo sociale era di ridistribuire ricchezza!
Mi domando perché nel tempo la politica e la finanza hanno operato per sopprimere una figura tanto importante per la dinamica sociale?
Che senso ha accumulare ricchezza se non si possono, in qualche modo, condividerne i frutti?
Mi domando perché nel tempo la politica e la finanza hanno operato per sopprimere una figura tanto importante per la dinamica sociale?
Che senso ha accumulare ricchezza se non si possono, in qualche modo, condividerne i frutti?
domenica 28 agosto 2011
Cambiare
Cambiare si può e si deve, ma da dove si inizia? Io inizio da me! Comunicando di più ciò che penso riguardo la politica italiana e la cultura che abbiamo costruito tanto da condizionarci. Siamo attori/comparse di un film scritto da altri, quindi voglio fare in modo di "cortocircuitare" per divenire regista e sceneggiatore, non da solo ma con tutti coloro che avvertono l'esigenza, il mio è un urlo forte per svegliarci dal torpore che ci impedisce di essere lucidi nel leggere quello che succede a noi e intorno a noi. Aspetto tutti voi!!!!!!!
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