lunedì 5 settembre 2011

Perchè viviamo nel paese dell' ipocrisia?
Siamo tutti pronti a scendere in piazza per protestare contro il governo, io contro la politica, poi alla prima, anche piccola occasione, facciamo finta di niente e trasgrediamo, non tanto(parlo per le persone fondamentalmente oneste) la legge in se, ma l'etica oppure il buon senso. Di recente abbiamo celebrato i 150 anni dell' unione d'Italia, ma a quanto pare, il valore di quello che rappresenta essere Italiani pare che nessuno lo possegga! Guardando un tg ho prestato attenzione ad un servizio dove Berlusconi si lamentava di aver pagato 500.000.000 di euro per la sentenza a favore del gruppo De Benedetti, quello che mi ha colpito e indignato(per dire poco) è l'entità della cifra, con meno di un quinto avrebbero(gruppo Berlusconi e De Benedetti) potuto restituire 1.000 euro ad ogni Italiano, premetto che non sono per ridistribuire la ricchezza senza un giusto motivo e indiscriminatamente, ma in Italia i motivi ci sono tutti! Perchè nel tempo si sono venute a creare le condizioni che permettono a pochi di arricchirsi a discapito di tutti gli altri, perchè quelle ricchezze sono prese palesemente dalle nostre tasche, perchè arricchirsi in Italia non è essere capaci e intelligenti ma furbi, perchè in una economia sana i soldi circolano e non stanno fermi nelle casse di pochi............In natura la situazione ideale è "lo stato di equilibrio", ma sembra che noi veniamo da un'altra dimensione dove le regole sono altre, non perdo occasione di chiedere ai politici(attraverso i moderni mezzi di comunicazione) di dimettersi, cioè di compiere l'atto di azzerare il parlamento, ma da quell'orecchio la classe politica non ci sente! Le giustificazioni, visto il momento difficile, potrebbero, dico potrebbero, essere comprensibili, ma la realtà delle cose dimostra solamente che peggio di così "si può", quindi azzerare è la cosa migliore che si possa fare.
Pensando alla origine del problema l'unico colpevole siamo noi, il nostro modo di pensare, il non senso di appartenenza, l'inconsapevolezza che l'Italia è ognuno di noi, che il valore non è economico.
Sono convinto che possiamo capire e migliorare, ma non con questa classe politica, semplicemente NON CI RAPPRESENTA!

venerdì 2 settembre 2011

BASTA!....Bisogna parlare per confrontarsi e arrivare a fare quello che i nostri politici non riescono più a fare.
I problemi dell' Italia, a mio avviso, sono frutto di stagnazione culturale, siamo involuti verso una idea di vita basata su l' individualismo, tutto il sistema è cresciuto(senza regole) sulla base di un falso ideale di libertà, convinti che l' arricchimento economico fosse l' obbiettivo da raggiungere per essere "felici", il risultato è che nessuno lo è.
La costituzione pone il lavoro alla base dei nostri diritti, ma secondo me dovrebbe tutelare la passione per il lavoro, inteso come svolgere un lavoro che piaccia, o meglio, che sia in linea con la passione personale. Adesso ho l' impressione che la maggior parte di chi il lavoro lo ha, si limiti a svolgerlo per portare a casa lo stipendio(i soldi), questo non potrà mai portarci ad eccellere, in tutti i sensi.
Ci hanno fatto credere che in politica esiste la contrapposizione tra Destra e Sinistra, con questo presupposto ci ritroviamo gli uni contro gli altri(dividi et impera), ponendo al centro della questione il principio ideologico e non l' UOMO/DONNA.
Evolverci verso un società basata sul benessere dell' animo e non del portafoglio è possibile ricostruendo gli strumenti con quel obbiettivo...............